28 maggio 2010

L’europa della Germania e l’europa dei PIIGS

DAX (PERFORMANCEINDEX)

Confrontando il grafico dell'indice Dax con il grafico dell'indice Eurostoxx si nota con grande evidenza come le due realtà economiche si muovano diversamente. Ricordiamo che l'indice Eurostoxx raggruppa le principali aziende europee e quindi sconta intrinsecamente anche le condizioni dei cosiddetti PIIGS. Dal confronto è ben evidente che l'indice Dax dopo i minimi del 5 febbraio a 5433 ha ripreso il trend ascendente portandosi sopra i massimi precedenti realizzati a 6094 in data 11 gennaio 2010 e registrando il massimo in data 26 aprile a 6341, un 4% sopra i massimi precedenti.

ESTX 50 EUR (Price)

Viceversa l'indice Eurostoxx dopo il minimo dell'8 febbraio  a 2617 ha si ripreso il trend ascendente al pari degli altri indici ma non è riuscito a superare i massimi precedenti fatti registrare il giorno 11 gennaio a 3044. Ha disegnato invece un perfetto doppio massimo che poi ha portato l'indice a iniziare una fase correttiva in anticipo rispetto all'indice Dax. Infatti il massimo del Dax è stato registrato il giorno 26 aprile mentre l'indice Eurostoxx segnò il suo massimo il giorno 16 aprile. Di conseguenza mentre il Dax saliva l'indice Eurostoxx stava iniziando a scontare qualcosa che non andava. I problemi derivanti dai PIIGS si nota anche nella fase correttiva con l'indice Eurostoxx che ha portato le proprie quotazioni al di sotto dei minimi del giorno 8 febbraio  e portandosi a ridosso del 50% di ritracciamento di tutto il movimento rialzista partito in data 9 marzo 2009. L'indice Dax invece si è ampiamente tenuto sopra il minimo precedente a 5430 mostrando la relativa forza rispetto all'Eurostoxx.

Anche dal grafico successivo che confronta il rendimento percentuale tra i due indici con epicentro il minimo del 9 marzo 2009, si vede chiaramente come l'Eurostoxx mediamente sovraperformava l'indice Dax e dopo il minimo del 5 febbraio le cose siano decisamente cambiate a favore del Dax.

spread dax-stoxx

27 maggio 2010

S&P500 Index

S&P 500 INDEX

Dal massimo a 1219,80 realizzato il 26 aprile 2010 lo S&P500 Index si è portato nella giornata del 25 maggio 2010 a testare i minimi a 1044,50 registrati il 5 febbraio 2010. Dai massimi l'indice ha quindi perso oltre il 14% in poco più di 20 sedute borsistiche. Il raggiungimento dei minimi precedenti ha portato ad una forte reazione delle quotazioni che hanno portato la giornata a chiudere in positivo rispetto all'apertura. Nella giornata di ieri si assistito inizialmente al proseguimento del recupero intrapreso nella giornata precedente terminando però le quotazioni sui minimi di giornata. Il minimo formatosi in area 1040 rappresenta adesso il primo livello di tenuta dell'indice affinche le quotazioni possano portarsi in area 1108 e successivamente in area 1130. Solo il superamento di 1130 potrà portare i prezzi verso il giro di swing che transita a 1175 e che attualmente domina il trend ribassista partito a fine aprile. L'impostazione resta di conseguenza ribassista e solo sopra 1130 si potrà discutere su un possibile ritorno di positività delle quotazioni. In quest'ottica rialzi delle quotazioni che si mantengano sotto 1130 devono essere interpretati come occasioni di apertura di posizioni ribassiste. La conferma del proseguimento della fase negativa si avrebbe difatti con un ritorno sotto area 1140 con primo obiettivo i 1010. Un'analisi dei rapporti percentuali tra massimi e minimi sembrerebbe indicare un target delle quotazioni identificabile in area 940, rappresentante anche una correzioni pari al 50% di ritracciamento del movimento ascendente partito il 6 marzo 2009.

26 maggio 2010

S&P500 index

S&P 500 INDEX

Siamo arrivati al precedente minimo del 5 febbraio 2010 in area 1.040 dove si è assistito ad un recupero decisamente generoso con chiusura dell’indice a 1.074. Per ora il supporto a generato la reazione di competenza ma la positività che ne deriva potrebbe essere cosa effimera. Violazioni al ribasso di questo minimo porterebbero verso i 940/914.