30 gennaio 2009

S&PMIB40 Index


Il nostro indice è arrivato su un livello che ritengo decisamente importante. Come visto dal precende post il derivato è uscito al rialzo dal canale laterale e questo rappresenta, almeno nel breve un aspetto positivo. Come indicato si è però scontrato con i 18.500, livello che ritengo decisivo per avvalorare la fuoriuscita dal canale. Come si vede dal grafico dell'indice abbiamo oltre la forte situazione di ipervenduto dell'indicatore RSI, una marcata divergenza positiva rispetto ai prezzi. Questo non può che essere un qualcosa da tenere assolutamente in considerazione per una valutazione di ripresa dell'indice. Sicuramente il tutto dovrà essere avallato dalla rottura rialzista dei 18.500. Se così fosse credo che potrenmmo tranquillamente vedere i 21.000, dove si giocherà una partita decisamente importante.

26 gennaio 2009

S&PMIB40 Future


Oggi i mercati europei sono stati frizzanti e il nostro future come si vede chiaramente è uscito dal canale discendente. Gli indici americani son sempre lì, sulla parte bassa, indecisi se riprendere la rotta verso l'alto oppure alternare finte riprese a nuovi ribassi.
Anche se la fuoriuscita dal canale è positiva, finche non giungeranno segnali più chari dall'america, il tutto potrebbe essere semplicemente visto come una bella sbavatura. Sicuramente prima di intravedere una lucina dobbiamo vedercela con area 18.500.

22 gennaio 2009

Bund


Attenzione al Bund, la figura che sta disegnando mi convince poco. Questi continui ritocchi dei massimi, che vengono oltretutto fatti su un livello decisamente importante, accompagnati da volumi decrescenti e come si può vedere da una ben precisa divergenza sul RSI, mi fa dubitare sulla continuazione di questo rialzo. Un anticipazione del ribasso potrebbe essere la rottura della trend line sul RSI e il primo target sarebbe un ritorno a 120.

Generali


Altro titolo in situazione critica. Il livello su cui si trova 16,90 e la trend line passante a circa 16 euro rappresenta il baluardo sotto il quale i prezzi precipiteranno verso i minimi del 2002 e del 1997 a 12,50 euro.

Unicredit


Unicredit nuovamente sotto pressione con rottura di 1,40 euro. Il segnale non è sicuramente confortante e sarà molto facile vedere il titolo scivolare sotto la soglia di 1 euro per azione.

Fiat

MILANO-TORINO (Reuters) - Fiat sconta il forte rallentamento di fine 2008, con fatturato e margini del quarto trimestre in netto calo, e decide di preservare la liquidità per reggere l'urto di un 2009 che sarà il più difficile della sua storia, secondo l'AD Sergio Marchionne. Il titolo è crollato dopo i dati e chiude in calo del 14%. Preoccupa "senza dubbio il debito", dice un analista sui motivi della reazione del mercato ai dati del gruppo. "Il debito è superiore alle previsioni a causa dell'aumento delle scorte generato dalle vendite contenute del quarto trimestre", commenta un altro analista, ricordando l'outlook negativo di Moody's che potrebbe portare il rating a junk. Con una dichiarazione del suo portavoce, Fiat smentisce le notizie di stampa "che non hanno alcun fondamento" su un aumento di capitale. Il dividendo sarà distribuito solo alle azioni di risparmio, con un esborso di 24,8 milioni. Sta invece trattando con diverse istituzioni per ottenere finanziamenti, ha detto Marchionne nella conference call con gli analisti. Il comunicato sottolinea la priorita' della liquidita'. Anche se l'utile netto della Spa consentirebbe una distribuzione di dividendi, il cda intende proporlo solo per le azioni di risparmio "allo scopo di rafforzare la struttura patrimoniale e preservare la liquidita". Per quanto riguarda nuove alleanze dopo Chrysler, Fiat non commenta l'ipotesi Peugeot-Citroen, ma si dice aperta a dialogare con chiunque. TRIMESTRE PESANTE, MA IN PARTE ATTESO Secondo la nota sui risultati, il gruppo ha chiuso l'anno con fatturato a 59,4 miliardi in rialzo dell'1,5% e trading profit a 3,4 miliardi in aumento del 4%. Il debito netto industriale si attesta a 5,9 miliardi. La posizione finanziaria netta a fine 2008 è negativa per 17,954 miliardi da 10,778 miliardi di fine 2007. L'auto ha visto nel 2008 fatturato a 26,9 da 26,8 miliardi e trading profit a 691 da 803 milioni. Nell'ultimo trimestre il gruppo ha registrato ricavi in calo a 13,092 miliardi da 15,816, trading profit a 663 da 947. L'auto ha registrato fatturato a 5,702 miliardi da 7,218, trading profit a 65 da 233 milioni. Le previsioni medie di un sondaggio Reuters con 10 analisti indicavano per il 2008 fatturato di gruppo a 60.499,7 milioni e trading profit a 3.160,9 milioni; per l'auto fatturato a 27.403,7 e trading profit a 653,3 milioni. Nel trimestre era previsto, per il gruppo, fatturato a 14.110,7 milioni e trading profit a 471,3 milioni e, per l'auto, fatturato a 5.705,7 milioni e trading profit a 11,1 milioni. DOMANDA PRODOTTI -20%, MA AUTO ATTESA POSITIVA IN 2009 Fiat vede la divisione auto positiva in termini di utile e cash flow nel 2009, anche se dovrà fare i conti con l'anno più difficile della sua storia, secondo la definizione dell'AD. "Un milione e 840 mila veicoli è il numero magico in cui abbiamo il punto di break even", ha detto Marchionne. "Noi ancora prevediamo di essere sopra questo numero, anche se non in modo sostanziale. Nello scenario peggiore raggiungeremo il break-even per il settore auto, ma le aspettative sono quelle di avere un 2009 positivo in termine di utili e di cash flow". Per l'esercizio in corso il comunicato conferma le preoccupazioni già formulate nel trimestre precedente, con una accentuazione per le attese del primo trimestre. Nel complesso si prevede "una domanda globale dei nostri prodotti in calo del 20% circa rispetto al 2008 e un risultato della gestione ordinaria del Gruppo superiore a 1 miliardo". L'utile netto del gruppo nel 2009 sara superiore a 300 milioni di euro. Gli oneri di ristrutturazione saranno pari a circa 300 milioni. Il cash flow industriale netto sarà superiore a 1 miliardo, con un debito netto industriale inferiore a 5 miliardi di euro. Il gruppo prevede "un primo trimestre che sarà particolarmente difficile". Miglioramenti dovrebbero essere visibili nei restanti tre trimestri del 2009, in quanto si inizierà a sentire l'effetto delle azioni di ristrutturazione", dice la nota che conferma la strategia delle alleanze mirate. CHRYSLER E' PRIMO PASSO, NO COMMENT SU PEUGEOT "Nel processo di consolidamento l'operazione con Chrysler è il primo passo nella giusta direzione, ma non l'ultimo", ha detto Marchionne. "E' il tipo di attività che deve andare avanti in questo settore per consentirci di essere redditizi". Marchionne non intende avere responsabilità gestionali dirette nel gruppo statunitense, di cui Fiat avrà il 35% del capitale se l'intesa va in porto. Su Peugeot-Citroen resta la cautela anche se Fiat non smentisce. "Peugeot non ha fatto commenti e ha detto che prima di tutto pensa a uscire dalla crisi, noi siamo in linea", ha detto l'AD. "Non abbiamo nessun commento sulla questione". "Abbiamo fatto un invito a discutere di consolidamento del settore con tutti gli operatori interessati", ha spiegato Marchionne facendo riferimento a sue dichiarazioni di alcune settimane fa sull'argomento. "La gente comincerà a guardarsi intorno per cercare delle opportunità. Senza voler incoraggiare nessun operatore in particolare siamo disponibili a dialogare con chiunque sia interessato". "Ma è ancora troppo presto nel gioco. Bisogna dare il tempo per sviluppare il giusto livello di confort, di trovare il giusto indirizzo strategico", ha concluso.

Siamo su minimi storici e mancano i riferimenti di swing per individuare aree di supporto. I possibili target devono essere ricercati nei rapporti percentuali all'interno dei prezzi storici del titolo. Oltre il livello di 3,80 euro che sarà messo a dura prova nella giornata di domani, il prossimo target è da ricercare tra 3 e 3,20 euro.

21 gennaio 2009

...Aggiornamento


Primo giorno di Obama vede alla fine recuperare in maniera decisamente positiva i vari indici. Dopo giorni di ribassi finalmente un po' di respiro. Volatilità nuovamente sotto i 50

S&P500 Index - Dow Jones Industrial Index

Dopo il primo tentativo di recupero della parte inferiore del laterale, gli indici non hanno avuto la forza di reagire e sono tornati sui loro passi. La situazione resta delicata e sarà interessante vedere il loro comportamento.

16 gennaio 2009

S&P500 Index - Dow Jones Industrial Index

Ieri è stato testato la parte bassa di questo laterale che ha poi portato gli indici a un buon recupero e ad una chiusura leggermente positiva. Il presupposto perchè gli indici seguano positivamente l'insediamento di Obama ci sono ed oggi potremmo averne la conferma.

14 gennaio 2009

WTI spot 1ora

Dal post di stamane il WTI dapprima tentennava e poi riprendeva la strada del ribasso andando a limare i minimi della giornata di ieri. Bè dopo aver invece ragguinto i minimi di Dicembre guardate un po' cosa è successo...alla faccia della volatilità.

WTI Spot



Minimi testati; e adesso vediamo se sarà in grado di riprendere la strada verso i 50$. Livello up direi che può essere i 39,50$.

13 gennaio 2009

WTI Spot

E dopo il test dei 50$ eccoci arrivati al test dei minimi.

12 gennaio 2009

Fiat

Merrill Lynch giudica le valutazioni del titolo troppo vicine ai minimi toccati prima dell'arrivo di Sergio Marchionne, quando il gruppo rischiava il fallimento, e così cambia il suo giudizio da neutral a buy.
Goldmnan Sachs in una nota sottolinea come i valori attuali del titolo scontino un margine reddituale pari al 3,4%  per il gruppo, inferiore a quanto stimato dalla banca (4,5%, dato come media del 2% per Fiat auto, del 5% per Iveco e dell'8% da Cnh). 
Credit Suisse taglia invece il target price da 7 a 5 euro confermando il proprio "underperform".
Chi avrà ragione? 
La partita secondo me la si gioca intorno ai 6 euro. Finche resta sotto questa soglia c'è ben poco da fare; ma sopra i 6 euro il target diventa 9 euro.

08 gennaio 2009

Ribassi del Dow Jones Industrial Index dal 1900 ad oggi

Dal confronto si vede come i più importanti ribassi dal 1900 hanno arrestato la loro corsa in prossimità di una perdita del 50% dai rispettivi massimi. L'eccezzione è rappresentata dal ribasso del 1929 dove però la prima fase ribassista si è arrestata proprio in prossimità del -50% da dove è partito un corposo rialzo.

WTI Spot

Soglia dei 50$ che mantiene il trend negativo. 

07 gennaio 2009

Dow Jones Industrial Index

Tenuta dei minimi e rottura al rialzo dei 9.700 realizzerà l'ipotesi del recupero del 50% dai minimi in area 11.000.

S&P500 Index

Minimi del 2002/2003 raggiunti e perdita del 50% dai massimi. A questo punto il target è da ricercare nel 50% dai minimi, quindi in area 1.100/1.160.